Un episodio che solleva inquietudini profonde: l’aereo che trasportava la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha subito un’improvvisa interferenza GPS, presumibilmente attribuibile a un jamming russo. L’aereo ha perso la navigazione satellitare, costringendo a virate ripetute in attesa di un atterraggio sicuro.
In risposta, il governo italiano sta valutando di modificare la trasparenza sugli itinerari di volo statali, oscurando i dati pubblici sui tracciamenti. L’obiettivo è chiaro: tutelare la sicurezza delle missioni governative in un contesto di crescente guerra elettronica.
La NATO, tramite il Segretario Generale Mark Rutte, ha condannato l’accaduto e promesso misure di contrasto. Mosca ha negato qualunque coinvolgimento, ma l’episodio ha accelerato la riflessione europea sulla vulnerabilità delle rotte ufficiali.