A poche settimane dall’approvazione governativa, le proteste a Messina si intensificano: migliaia di cittadini, ambientalisti e associazioni denunciano il costo ambientale, il rischio sismico, lo spostamento forzato di circa 500 famiglie e possibili infiltrazioni mafiose nel progetto del Ponte sullo Stretto.
Sostenuto dal ministro Salvini come infrastruttura strategica anche per la difesa NATO, il ponte promette 120.000 posti di lavoro annui e tempi di collegamento dimezzati. Ma l’opinione pubblica è spaccata.