Nella giornata di oggi, 20 gennaio 2025, Donald J. Trump ha prestato giuramento come 47° Presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo una campagna elettorale caratterizzata da toni accesi, promesse di rinnovamento e un ritorno ai temi chiave che avevano segnato la sua prima presidenza, Trump è tornato alla Casa Bianca. Il discorso inaugurale di Trump è stato focalizzato su temi come rilancio economico e sicurezza. "Oggi non è solo il giorno di un giuramento, ma l’inizio di un nuovo capitolo nella grande storia americana," ha dichiarato. Ha promesso di mettere gli interessi del popolo americano al primo posto, ribadendo il suo slogan "America First" e annunciando un’agenda orientata alla creazione di posti di lavoro, al rafforzamento delle infrastrutture e al controllo delle frontiere.
Il ritorno di Trump alla presidenza rappresenta un evento senza precedenti nella politica americana. Dopo aver ricoperto il ruolo di 45° presidente dal 2017 al 2021, è riuscito a riconquistare la fiducia di una parte significativa dell’elettorato, superando sfide legali, politiche e mediatiche che avevano caratterizzato il periodo successivo alla sua prima amministrazione.
Molti analisti politici vedono questa nuova presidenza come un test cruciale per la democrazia americana e per il futuro delle sue istituzioni. Le reazioni internazionali al ritorno di Trump sono state contrastanti, con alcuni leader mondiali che hanno espresso congratulazioni e disponibilità a collaborare, mentre altri hanno manifestato preoccupazioni per le implicazioni delle sue politiche globali.
Le parole del neo presidente come “deportazioone”, “riprendersi Panama, regalo stupido che non avrebbe mai dovuto essere fatto e la promessa di Panama nei nostri confronti non è stata mantenuta” e “Gli Stati Uiti d'America avranno solo due generi” per tantissimi non sono state viste come parole rassicuranti e soprattutto di paese democratico come il nuovo Presidente vuole dare a vedere.