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Il Festival resta a Sanremo: accordo triennale tra Rai e Comune siglato tra tensioni e nuove regole

04/09/2025 10:40

Isaco Praxolu

Primo Piano, Cultura, Cinema & TV,

Il Festival resta a Sanremo: accordo triennale tra Rai e Comune siglato tra tensioni e nuove regole

Dopo settimane di incertezze e trattative, è arrivato il via libera ufficiale: il Festival della Canzone Italiana continuerà a tenersi a Sanremo

Dopo settimane di incertezze e trattative, è arrivato il via libera ufficiale: il Festival della Canzone Italiana continuerà a tenersi a Sanremo. L’accordo tra Rai e Comune di Sanremo, finalizzato il 3 settembre, sancisce la permanenza della kermesse nel Teatro Ariston anche oltre il 2026.
Secondo la nota di Viale Mazzini, il risultato è arrivato “dopo due giorni di proficuo e intenso lavoro” nell’ambito della procedura selettiva per individuare il gestore della manifestazione.
 

Contratti triennali (con opzione)

L’intesa definisce un contratto triennale per i Festival tra il 2026 e il 2028, con la possibilità di estendere la partnership per altri due anni. Il progetto dovrà ora passare al vaglio del Consiglio di amministrazione Rai entro metà settembre e ottenere l’approvazione del Comune.
 

Marchio e format: doppia titolarità

La trattativa ha confermato che alla Rai resta la titolarità del format del Festival — con le sue cinque serate, il meccanismo delle Nuove Proposte e tutto lo sviluppo di contenuti legati alla kermesse — mentre al Comune di Sanremo resta la proprietà del marchio “Festival della Canzone Italiana”, ribadita anche da una recente sentenza amministrativa.
 

Clausole economiche e incentivi per la città

Secondo fonti riportate da Il Sole 24 Ore, l’accordo prevede un contributo da parte del Comune per coprire i costi logistici legati al soggiorno delle maestranze e degli artisti. Per la prima volta, l’amministrazione locale offrirà convenzioni concrete, contenendo così gli oneri delle produzioni e facilitando la logistica alberghiera — un aspetto cruciale per una città piccola come Sanremo.

 

Il sindaco Alessandro Mager ha definito il risultato una “fumata bianca attesa da tempo”, sottolineando che Sanremo è la “casa naturale” del Festival. Da Viale Mazzini, invece, si parla di chiusura di una fase delicata, ora superata grazie a una negoziazione robusta.
 

Corsa contro il tempo

Ora parte la fase burocratica: l’intesa deve ricevere l’ok formale da parte del CDA Rai e della giunta comunale di Sanremo. Solo allora sarà possibile definire i dettagli operativi, inclusi i regolamenti per le Nuove Proposte e le modalità di partecipazione — elementi fondamentali per l'annunciato ritorno del concorso tra i giovani artisti.
 

Contesto e prospettive future

Il bando era stato imposto dopo una sentenza del TAR Liguria, confermata dal Consiglio di Stato, che ha vietato l’affidamento diretto alla Rai a partire dal 2026. Per questo, il Comune aveva avviato una pubblica manifestazione di interesse, alla quale solo la Rai ha risposto. La trattativa ha quindi consentito al Festival di restare nella sua sede storica, offrendo più trasparenza e una formula contrattuale solida. Il 76^ Festival della Canzone Italiana ci aspetta a Sanremo dal 24 al 28 febbraio 2026.