L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno: Donald Trump ha ordinato la rimozione della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook. Una mossa senza precedenti, che mette in discussione l’indipendenza della banca centrale e scatena la tempesta sui mercati.
Gli investitori hanno reagito con cautela: Wall Street ha aperto in ribasso, i rendimenti dei titoli decennali sono saliti al 4,3% e il dollaro ha perso terreno. Come se non bastasse, la Casa Bianca ha minacciato dazi fino al 200% sui prodotti tecnologici cinesi, alimentando lo spettro di una nuova guerra commerciale.
Il settore tecnologico, però, ha mostrato resilienza, con Nvidia che ha trainato un parziale recupero in attesa dei conti trimestrali. Ma la sensazione resta quella di un’America sospesa tra l’imprevedibilità politica e il nervosismo dei mercati. “Un segnale preoccupante”, commentano gli analisti, convinti che la Fed sia solo il primo obiettivo di un presidente sempre più deciso a forzare le regole del gioco.