Una tregua nei cieli e nel mare come primo passo verso un accordo più ampio con la Russia. Con questa proposta Zelensky spera di convincere Donald Trump a riprendere il sostegno americano a Kiev "scongelando" aiuti militari e condivisione dell'intelligence. La proposta sarà presentata da una delegazione ucraina all'incontro con gli americani a Riad, il primo dopo il fallimentare vertice nello Studio Ovale. Washington parla di proposta "promettente", ma avverte che "l'Ucraina dovrà fare concessioni sui territori che la Russia ha preso dal 2014 come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra". "Ci siamo quasi", ha dichiarato Trump sottolineando ancora che Kiev "non ha le carte" per dettare le regole. Attorno al tavolo di Riad siederanno il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz per gli americani; il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, i ministri degli Esteri e della Difesa, Andriy Sybiga e Rustem Umerov, per la parte ucraina. Al suo arrivo in Arabia Saudita, anche Rubio ha ribadito che l'obiettivo dell'incontro è "stabilire chiaramente le intenzioni dell'Ucraina" sulla pace e avere la certezza che Kiev "sia pronta a fare cose difficili, come faranno i russi". In Arabia Saudita non è invece previsto un nuovo round di colloqui tra Russia e Usa.