Lo scandalo che scuote l’Italia parte da una piattaforma pornografica denominata Phica, dove sono apparse immagini manipolate — spesso intime — di donne pubbliche: dalla premier Giorgia Meloni alla leader dell’opposizione Elly Schlein, passando per influencer e attrici. Le foto, rubate da social e contesti mediatici, sono state sezionate e corredate da didascalie volgari, trampolino per un dibattito sull’odio sessista online. Politiche di centro-sinistra hanno presentato denunce formali, ottenendo una petizione con oltre 150.000 firme che chiede lo shutdown del sito.