Il nuovo segretario generale della NATO Mark Rutte è arrivato oggi a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelenskyj e spingere su un pacchetto di garanzie di sicurezza in grado di dissuadere futuri attacchi russi. L’obiettivo è creare un ombrello credibile che vada oltre gli accordi imperfetti del passato (Budapest, Minsk). Rutte ha chiarito che il lavoro coinvolge alleati europei e Stati Uniti.
In parallelo, fonti e analisi indicano un ridisegno dei pesi: l’Europa fornirebbe la maggioranza delle forze di sicurezza sul terreno, mentre gli USA lasciano aperta la porta a un supporto aereo in scenari selettivi. È il riflesso di una fase nella quale Washington chiede agli europei di assumersi il “leone di quota” dei costi e dei rischi, coerentemente con una dottrina più transazionale emersa nelle ultime settimane.
Intanto, sul fronte diplomatico, Mosca ribadisce che non esiste al momento un vertice Putin–Zelenskyj perché manca un’agenda condivisa: un segnale che il canale negoziale rimane fragile.