Prosegue l’emergenza incendio nel Parco Nazionale del Vesuvio. In mattinata 80 vigili del fuoco, supportati da 4 Canadair CL-415, sono impegnati su più fronti tra Torre del Greco, Trecase, Terzigno e l’area di San Giuseppe Vesuviano, con trasferimento precauzionale di materiali pirotecnici da un’azienda della zona. Le autorità segnalano fronti attivi da oltre 48 ore e rischio per aree abitate.
Danni e impatti attesi.
Prime stime indipendenti parlano di oltre 560 ettari bruciati, con effetti su biodiversità, suolo (rischio colate detritiche in autunno) e qualità dell’aria. Una task force è al lavoro per chiarire inneschi e vulnerabilità strutturali (interfacce urbano-boschive, abbandono rifiuti, siccità prolungata).
Operazioni e numeri degli spegnimenti.
I Vigili del Fuoco riferiscono oltre 600 lanci aerei complessivi nelle aree più critiche; rinforzi sono arrivati da più comandi regionali.
Prossimi passi.
Perimetrazione definitiva dei danni (carte bruciate e telerilevamento), messa in sicurezza idrogeologica estiva-autunnale, indagini delle Procure competenti e aggiornamento dei piani AIB (antincendio boschivo). A emergenza conclusa, sarà cruciale una ricostruzione ecologica che eviti riforestazioni scorrette e favorisca ricrescita autoctona. (Analisi su base fonti citate e linee guida post-incendio).