Il governo italiano ha deciso di posticipare a fine settembre la decisione sull’eventuale imposizione di sanzioni a Sinochem, società cinese che detiene il 37% del gruppo Pirelli, per presunte violazioni nei meccanismi di controllo su asset strategici.
La tensione è interna: Camfin, il maggiore socio italiano guidato da Marco Tronchetti Provera (27%), teme che l’influenza di Pechino ostacoli l’espansione negli Stati Uniti. La partita, che intreccia geopolitica e affari, potrebbe ridefinire la governance dell’industria italiana dell’auto.