I dati ISTAT parlano chiaro: il PIL italiano è calato dello 0,1% nel secondo trimestre rispetto al precedente, segnando una battuta d’arresto sul fronte economico. I motivi: esportazioni in flessione per i dazi Usa e l’incertezza globale. Tuttavia, sul piano tendenziale (annuo) la crescita resta positiva (+0,4%), grazie al traino di investimenti e domanda interna.
In più l’Istat registra un netto calo del sentiment tra i consumatori: l’indice si attesta a 96,2, sotto le attese. D’altra parte, la fiducia delle imprese, con un andamento stabile a 93,6, mostra il rapporto tra resistenza economica e freni esterni. Il settore manifatturiero continua a rallentare, mentre i servizi cercano una tenuta